Federigo Enriques (Livorno 1871 – Roma 1946) fu illustre matematico, filosofo ed epistemologo, storico della scienza ed esperto di problemi di didattica. Fu esponente di punta della scuola italiana di Geometria Algebrica fondata da Luigi Cremona (1830 – 1903). A lui, insieme a Guido Castenuovo (1865 – 1952), si deve, tra l’altro, la classificazione birazionale delle superficie algebriche e lo studio di importanti proprietà di varietà di dimensione superiore. Fu professore ordinario di Geometria Proiettiva e di Geometria Superiore presso l’Università di Bologna dal 1896, e successivamente presso l’Università di Roma a partire dal 1922. Venne allontanato dall’insegnamento nel 1938 in seguito alla promulgazione delle leggi razziali e reintegrato nel 1944. Fu direttore della Sezione Matematica della Enciclopedia Italiana (1925 – 1937) e Socio Nazionale dell’Accademia dei Lincei (1925 – 1938, 1945). Rivestì un ruolo trainante nella creazione e gestione di riviste e istituzioni scientifico-didattiche: nei primi anni del ’900 fu Presidente della neonata Società Filosofica Italiana; fondò insieme a Eugenio Rignano (1870 – 1930), e diresse dal 1907 al 1915, la Rivista di Scienza (poi denominata Scientia); organizzò il Congresso Internazionale di Filosofia di Bologna (1911); nel 1919 divenne Presidente della Mathesis. È stato autore di lavori fondamentali in ogni ramo del sapere del quale si è occupato: la lista completa delle opere di Federigo Enriques è consultabile in questo sito.

Tra i suoi molti studenti ricordiamo: U. Amaldi (1875 – 1957), O. Chisini (1889 – 1967), L. Campedelli  (1903 – 1978), F. Conforto (1909 – 1954), G. Franchetta (n. 1917), M. Pompilj (1913 – 1968).

Per un ulteriori spunti biografici si rinvia alla Commemorazione Lincea di G. Castelnuovo e alla voce Enriques Federigo, Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. XLII, Ottobre 1993, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, a cura di G. Israel. Si vedano altresì i riferimenti elencati nella pagina Documenti .